
sul crinale del tempo (e della pittura) che cambia
Massimo Fontana nasce a Varese nel 1957,anno dello Sputnik 1,primo satellite artificiale messo in orbita .Da allora tutto cambia,nell'esplorazione spaziale ma anche nella visione delle cose qui sulla terra. Tutto si velocizza. E quel ragazzo talentuoso,bravo in disegno,il massimo dei voti,capisce che la pittura ha ed avrà un posto importante nella sua vita. Sui 12 anni va a scuola di pittura da Pierluigi Talamoni,per anni frequenta il suo studio ad Arcisate imparando i fondamenti ed anche qualcosa in più. E'una formazione di tipo accademico, tecniche e generi,disegno ed ornato,proporzioni e prospettiva. Soprattutto quell'impianto classico che rimarrà alla base di tutta la sua produzione. Già da Talamoni capisce che l'arte è ricerca,sempre sperimentare ponendo attenzione all'evolvere della pittura ma anche e soprattutto della società . Frequenta il Liceo Scientifico,fa un pensiero all'Accademia di Brera ma opta per medicina. Lavora,disegna,dipinge. Nel'94 ecco la prima esposizione nel Municipio di Arcisate. Entra in contatto con Proposte d'Arte,gruppo di pittori di Induno Olona,una sera la settimana a discutere ed informarsi,scambiare idee e lavori,una serie di collettive in zona. Il cerchio degli apprezzamenti si amplia,dal poeta Silvio Raffo a Fabrizia Buzio Negri,critica e storica dell'arte,che lo segue con attenzione. Nel 96 comincia ad esporre in Svizzera. Nel 2000 viene accolto nel Circolo degli Artisti di Varese,frequenta artisti affermati come Vittore Frattini e Floriano Bodini,è attento a quanto si muove nel sociale,ai movimenti internazionali,dai Graffitisti agli Street Artist,guarda agli States ed alla musica,entra in contatto con i jazzisti Riccardo Fassi ed Enrico Rava che pubblicano sul loro CD "Seven Pieces for Large Ensamble" un suo olio su tela"Burattinaio e spettatrice";un altro olio "Twilight" campeggia dalla copertina del catalogo dell'azienda Sandro Mentasti. Prosegue la serie delle esposizioni tra Italia e Svizzera,si fa ancora più consapevole la visione del moderno,di una società in rapidissimo mutamento,dalla galassia giovanile,le prospettive pittoriche che cambiano. Sperimenta materiali,dalle sabbie ai legni,dagli smalti agli spray ma rimane fedele all'olio ed all'acrilico mentre le cromie si fanno sempre più squillanti ed i segni schizzati, riassuntivi. Oggi max fONTANA,il nome trasformato in logo,è considerato tra i più attenti e sensibil artisti in grado di cogliere lo spirito del tempo,fragile e bambino della nuova fase storica,un vero e proprio artista dell'istante con una solida preparazione classica. DALMAZIO AMBROSIONI
